martedì 29 maggio 2012

Gatti da raccontare.



«Se sei degno del suo amore, un gatto sarà tuo amico, ma mai il tuo schiavo». (Théophile Gautier)

«Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che passi tra i libri, degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere». (Guillaume Apollinaire)

«I gatti dimostrano di avere un'assoluta onestà emotiva. Gli esseri umani, per una ragione o per l'altra, riescono quasi sempre a nascondere i propri sentimenti». (Ernest Hemingway)

Sono molti gli scrittori gattofili che hanno avuto e che hanno raccontato i gatti. Per citarne solo alcuni: Charles Baudelaire, Herman Hesse, Jean-Paule Sartre, Emily Dickinson, Pablo Neruda, Albert Camus, T.S. Eliot, Charles Bukowski, Colette.
Me li immagino, seduti davanti ad un tavolo intenti a scrivere con un pennino ad inchiostro o con la macchina da scrivere, il proprio amico seduto sulle gambe o lì, di fronte a loro, accucciato ad osservarli. Sì, magari qualche volta ha rovesciato l'inchiostro o ha incastratato i tasti della macchina da scrivere, però...che ispirazione!
Studiare ogni loro atteggiamento per raccontarli oppure accarezzarli in un momento di pausa, pensando al prossimo paragrafo da buttare giù. Chissà quanti meravigliosi libri sono stati scritti grazie anche alla collaborazione di questi fedeli compagni. D'altronde, dietro ad un grande scrittore c'è sempre un grande gatto.
Tra le scrittrici gattofile c'è Doris Lessing. Una delle poche a dichiarare il suo amore assoluto per i felini, una vera e propria gattara, ha accolto molti randagi nella sua casa e ha scritto diversi libri su di loro.
Io vorrei consigliarvi, di Doris Lessing, "Gatti molto speciali", storie di vita di mici diversi.
Un libro a volte cruento, a volte commovente, ma solo chi conosce bene i gatti può descrivere così in modo dettagliato ogni comportamento, ogni movimento, ogni istante della loro giornata.
Seguite con attenzione la "grigia", la "nera" e "il gatto abbandonato" Rufus, le prime, caratteri opposti anche se tutte e due femmine e lui, grato, ma non più disposto ad amare con tutto sè stesso gli umani che lo hanno tradito.


«Quando si conoscono i gatti, quando si è passata una vita insieme ai gatti, quel che rimane è un fondo di sofferenza, un sentimento del tutto diverso da quello che si deve agli umani: un misto di dolore per la loro incapacità di difendersi, e di senso di colpa a nome di tutti noi».
Doris Lessing, Gatti molto Speciali, 1967.







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